lunedì 31 gennaio 2011

indignez -vous


disponibile, in italia e quindi da Lillilput  dopo il 15 febbraio in italiano tradotto e edito da add editore al prezzo politico di 5 euro .

 A 93 anni , dopo aver partecipato alla resistenza e aver contribuito a costruire la Francia democratica, Stèphane Hassel ha scritto un pamphlet che invita a indignarsi contro le ingiustizie del mondo. Un successo editoriale senza precedenti .Che rileva il malcontento della socità francese verso le storture della globalizzazione .
(INTERNAZIONALEgennaio 2011) 

martedì 25 gennaio 2011

londonstani


Come molte altre metropoli occidentali, Londra sta vivendo in questi anni un fenomeno assai preoccupante: quello degli immigrati di seconda o terza generazione che rifiutano l’integrazione faticosamente cercata dai loro padri, abbracciando una cultura dell’autosegregazione, e formando piccoli gruppi su base etnica in perenne contrasto fra loro.
Della banda di “rudeboys “, di cui il carismatico Hardjit è capo indiscusso, fanno parte Amit, Ravi e Jas, voce narrante del romanzo: un diciannovenne timido e ancora vergine che desidera disperatamente essere accettato dal gruppo e, per scrollarsi di dosso un’immagine da «mingherlino mezzapippa», assume atteggiamenti da macho che lo rendono spesso ridicolo. I quattro ragazzi evitano la scuola e girano il quartiere sulla   “Biemme” (BMW) della madre di Ravi, assordando i passanti con la loro “musica giusta”, trafficando in cellulari rubati, ossessionati dalla retorica del rispetto, del culto del corpo, di uno stupido materialismo consumista, adottando spesso comportamenti omofobi e misogini.   Per Jas e compari la grande occasione si presenta quando un professore, con l’ingenua intenzione di toglierli dalla strada, li mette in contatto con Sanjay, ex allievo modello laureato a Cambridge. In realtà, alla base del successo e dello stile di vita abbagliante di Sanjay c’è un giro d’affari non esattamente legale, in cui Jas e amici si lasciano coinvolgere volentieri. La posta si alza e, per Jas, le pressioni aumentano: da un lato gli amici, gli affari e la famiglia; dall’altro Samira, la ragazza musulmana di cui si è innamorato e che frequenta di nascosto da tutti, senza prevedere le disastrose conseguenze che questa passione porterà nella sua vita. La situazione, infatti, andrà ben al di là della sua saggezza da rudeboy e gli eventi lo faranno precipitare in un vortice da cui non gli sarà facile salvarsi.

Con la sua straordinaria vivacità espressiva, mescolando lo slang delle strade di Londra con il Panjabi e le bastardizzazioni locali del “gangstar rap”, Malkani dipinge un quadro provocatorio e inquietante della cultura giovanile metropolitana, di questo atteggiamento di rabbiosa ostilità verso tutto ciò che è etnicamente integrato e politicamente corretto, atteggiamento che ha più volte incendiato le periferie delle metropoli occidentali e che la politica sembra assolutamente incapace di affrontare, se non come mera repressione.

venerdì 21 gennaio 2011

la compagnia dei teatranti


Non può non attirare la copertina, in cui si intravede un pulmino con disegnate, sulla fiancata, due maschere del teatro, sotto un cielo blu cobalto, illuminato da poche stelle. Ancor più affascinante quando si avvia la scrittura di Siegfried Lenz, che ne La compagnia dei teatranti, edita da Neri Pozza e tradotto da Francesco Paolo Porzio, che si esaurisce in un batter di ciglia.
Nel carcere di Isenbüttel l'arrivo del pulmino azzurro della compagnia dei teatranti è un evento tanto atteso. Quale delle opere verrà messa in scena? La storia del labirinto, opera improbabile di un poeta di Amburgo, nel quale spesso, chi si avventura, non fa ritorno, affascina non poco gli spettatori, anche se per una decina di detenuti, il momento è propizio solo alla fuga.
Saliti sul furgoncino della compagnia del Teatro Nazionale, Landesbühne, giungono nella città di Grünau in agitazione per le celebrazioni della festa del garofano, in cui vengono accolti con tutti gli onori. Con una serie di equivoci sui quali si basa la permanenza dei fuggitivi nella città, il gruppo dà vita ad animate e paradossali situazioni in cui si riassesta il gruppo sportivo, viene messa in scena una commedia, si articola la settimana della cultura, si organizzano appuntamenti letterari e così via...
Insomma Grünau non è mai stata così viva come in quei giorni. Infine l'attribuzione dell'ambito garofano d'argento ai teatranti, spilla che viene appuntata sulle loro giacche in una serata alla quale partecipa anche il direttore dell'istituto carcerario, presente in platea.
L'abile penna di Siegfried Lenz lascia che l'immaginazione giochi la sua carta vincente, in cui l'ironia e la fortuna si dipanano in scenari del tutto differenti. Quando l'occasione sembra sfuggire ecco che il profondo senso di amicizia tiene a bada una solitudine, difficilmente ammaestrabile.

sabato 15 gennaio 2011

Jean-Claude Izzo

"Marsigliese si diventa non si nasce", questa frase di questo poliedrico scrittore francese, anzi marsigliese, figlio di immigranti, con alle spalle una vita travagliata ed un impegno politico e sociale che lo mette in evidenza fin dai primi scritti: raccolte di poesie ed articoli su una testata locale "La Marseillaise Dimanche", rivista del qutidiano comunista della regione.
Dovremo però  aspettare fino al 1993, quando su una rivista Gulliver esce un racconto che sarà l'incipit del suo primo romanzo Casino Totale (total kheops), questo segnerà l'inizio della triologia marsigliese , che vedra lo scriottore essere insignito di vari premi letterari e verrà preso come paladino, nonchè come emblema  di una città contoversa come è Marsiglia.
Izzo ne descrive l'intimità, i suoi aspetti crudi, come quelli solari, una città di vecchie vestigia Focesi, che da quando i greci vi si insediarono più di 2500 anni fa, nei secoli ha accolto numerose ondate di immigranti, che l'hanno eletta la loro nuova patria.
la Marsiglia che ci racconta Izzo è una città che ormai fatica a mantere insieme questo mosaico  culturale e anche se spesso traspare del  forte malessere e del disagio negli scritti di Izzo,quello che in realtà evince è un amore incondizionato per una città con tante problematiche, ma con una vitalità e uno spirito ineguagliabili.

giovedì 13 gennaio 2011


Kerkeling, ci offre un libro sul cammino di Santiago de Compostela, l'autore descrive posti affacinanti e avventure esilaranti, personaggi incredibili, pellegrini inverosimili, incontri inconsueti.
Tutto raccontato con sagacia e senza annoiare...
buon trip a tutti ....

mercoledì 12 gennaio 2011

In seguito ad una premonizione di un vecchio indovino cinese , la quale gli pronosticava una morte dovuta ad un incidente aereo, Terzani per un intero anno decide di fare i suoi sostamenti via terra , è così che torna a scoprire un antico modo di viaggiare, una maniera di compiere gli spostamenti senza essere scimmiottati da gate a gate,  che ti fà assaporare la meta e inevitabilmente ti pone ad una riflessione più lungimerante sul dove si sta andando.
"Un grande giornalista che non sapeva solo scrivere, ma anche vivere in modo da poterlo fare "
Ryszard Kapuscinski
Il titolo del libro di Ian Marchant parla da solo, una mappa alcolica della Gran Bretagna , un viaggio nelle locande e nei vasti e vari panorami inglesi, isole comprese.
in vendita nella libreria lilliput, via cerchio 11 Ravenna,  in abbinamento ad un ottima stout inglese:
Samuel Smith

Bilal


Recesione libro Bilal
in questo libro Fabrizio Gatti, ci offre una lezione di giornalino ad altissimi livelli, in prima persona  affronta un viaggio da clandestino con i clandestini, un sogno comune arrivare in europa, ignari che ad attnderl ic'è un futuro da schiavi raccoglitori di pomodori .
Un libro che avvince  e trascina una vicenda che avviene quotidianamente ma che non viene mai raccontata se non dinanzi alla catastrofe .
Questo libro andrebbe inserito in un programma scolastico, Germini permettendo.