venerdì 21 gennaio 2011

la compagnia dei teatranti


Non può non attirare la copertina, in cui si intravede un pulmino con disegnate, sulla fiancata, due maschere del teatro, sotto un cielo blu cobalto, illuminato da poche stelle. Ancor più affascinante quando si avvia la scrittura di Siegfried Lenz, che ne La compagnia dei teatranti, edita da Neri Pozza e tradotto da Francesco Paolo Porzio, che si esaurisce in un batter di ciglia.
Nel carcere di Isenbüttel l'arrivo del pulmino azzurro della compagnia dei teatranti è un evento tanto atteso. Quale delle opere verrà messa in scena? La storia del labirinto, opera improbabile di un poeta di Amburgo, nel quale spesso, chi si avventura, non fa ritorno, affascina non poco gli spettatori, anche se per una decina di detenuti, il momento è propizio solo alla fuga.
Saliti sul furgoncino della compagnia del Teatro Nazionale, Landesbühne, giungono nella città di Grünau in agitazione per le celebrazioni della festa del garofano, in cui vengono accolti con tutti gli onori. Con una serie di equivoci sui quali si basa la permanenza dei fuggitivi nella città, il gruppo dà vita ad animate e paradossali situazioni in cui si riassesta il gruppo sportivo, viene messa in scena una commedia, si articola la settimana della cultura, si organizzano appuntamenti letterari e così via...
Insomma Grünau non è mai stata così viva come in quei giorni. Infine l'attribuzione dell'ambito garofano d'argento ai teatranti, spilla che viene appuntata sulle loro giacche in una serata alla quale partecipa anche il direttore dell'istituto carcerario, presente in platea.
L'abile penna di Siegfried Lenz lascia che l'immaginazione giochi la sua carta vincente, in cui l'ironia e la fortuna si dipanano in scenari del tutto differenti. Quando l'occasione sembra sfuggire ecco che il profondo senso di amicizia tiene a bada una solitudine, difficilmente ammaestrabile.

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