sabato 15 gennaio 2011

Jean-Claude Izzo

"Marsigliese si diventa non si nasce", questa frase di questo poliedrico scrittore francese, anzi marsigliese, figlio di immigranti, con alle spalle una vita travagliata ed un impegno politico e sociale che lo mette in evidenza fin dai primi scritti: raccolte di poesie ed articoli su una testata locale "La Marseillaise Dimanche", rivista del qutidiano comunista della regione.
Dovremo però  aspettare fino al 1993, quando su una rivista Gulliver esce un racconto che sarà l'incipit del suo primo romanzo Casino Totale (total kheops), questo segnerà l'inizio della triologia marsigliese , che vedra lo scriottore essere insignito di vari premi letterari e verrà preso come paladino, nonchè come emblema  di una città contoversa come è Marsiglia.
Izzo ne descrive l'intimità, i suoi aspetti crudi, come quelli solari, una città di vecchie vestigia Focesi, che da quando i greci vi si insediarono più di 2500 anni fa, nei secoli ha accolto numerose ondate di immigranti, che l'hanno eletta la loro nuova patria.
la Marsiglia che ci racconta Izzo è una città che ormai fatica a mantere insieme questo mosaico  culturale e anche se spesso traspare del  forte malessere e del disagio negli scritti di Izzo,quello che in realtà evince è un amore incondizionato per una città con tante problematiche, ma con una vitalità e uno spirito ineguagliabili.

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